Minadeo (Confintesa Sanità): Giornata Mondiale della Salute Mentale: “Il personale sanitario è la prima rete di accoglienza per chi soffre”.
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2025, la riflessione pubblica si concentra su un tema spesso trascurato ma fondamentale: la salute mentale come diritto universale. Un momento per guardare oltre le statistiche e le campagne di sensibilizzazione, e soffermarsi sul volto umano di chi vive quotidianamente questa realtà: pazienti, famiglie, operatori sanitari.
Secondo gli esperti, questa ricorrenza rappresenta non solo un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche un invito concreto ad agire: investire nei servizi territoriali, rafforzare le reti di sostegno e combattere lo stigma che ancora oggi circonda il disagio psichico.
Tra le voci che si sono levate per sottolineare il valore di questa giornata, c’è quella di Alessio Minadeo, Vicesegretario Nazionale di Confintesa Sanità, che ha evidenziato quanto “il personale sanitario rappresenti la prima vera rete di accoglienza per chi attraversa momenti di fragilità mentale”.
Minadeo ha spiegato che ogni giorno infermieri, medici, operatori sociosanitari e psicologi svolgono un ruolo essenziale non solo nella cura clinica, ma soprattutto nella creazione di un contatto umano che spesso fa la differenza tra abbandono e rinascita.
“Sono proprio gli operatori sanitari a intercettare per primi i segnali di sofferenza, ad ascoltare, a indirizzare verso le strutture e a non far sentire soli. In particolare, gli infermieri sono presenti in ogni contesto, dagli ospedali alle comunità territoriali, garantendo una vigilanza costante e una vicinanza che va oltre la tecnica. Questo li rende un pilastro irrinunciabile nella presa in carico delle persone con disagio psichico” – ha dichiarato Minadeo.
La salute mentale non può più essere considerata un tema secondario. L’accesso alle cure deve essere garantito in modo equo, senza differenze territoriali o sociali. Per farlo, servono risorse adeguate, personale formato e una rete territoriale capace di rispondere tempestivamente ai bisogni delle persone.
“Non si tratta solo di curare — ha proseguito Minadeo — ma di creare una cultura della salute mentale che abbatta lo stigma e restituisca dignità. Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di coraggio. Per questo è fondamentale che le istituzioni investano nella formazione permanente degli operatori e nel potenziamento dei servizi.”
Accanto all’attenzione verso i pazienti, Minadeo ha richiamato anche la necessità di tutelare la salute mentale degli stessi operatori sanitari, spesso sottoposti a carichi di lavoro gravosi e a situazioni emotivamente difficili. “Chi si prende cura, deve essere a sua volta sostenuto. Un sistema che dimentica chi cura è destinato a non reggere”.
La Giornata Mondiale della Salute Mentale diventa così un’occasione per rilanciare un messaggio forte: la salute mentale è parte integrante della salute generale. Un Paese che vuole dirsi davvero attento al benessere collettivo non può ignorarla.
Comunicato Stampa
Roma, 11/10/2025
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